MOZIONE SCUOLA, CON PREMESSA CHE SA DI SCOPIAZZATO
Andrea Manna, laRegione, 17 febbraio 2014La recente alleanza fra liberali radicali e popolari democratici in materia di istruzione ha partorito una mozione in cui si avanzano “proposte per un concreto miglioramento nella scuola media” (vedi pure sotto): l’atto parlamentare è stato presentato giovedì in conferenza stampa da Maristella Polli (Plr) e Luca Pagani (Ppd) e trasmesso alle redazioni anche per posta elettronica. È che le prime tredici righe della premessa (quasi la metà) sembrano la fotocopia di uno scritto pubblicato nel 2012 su un portale italiano.
Autore dello scritto: “Giuseppe Tardini 3 O Scuola sec. di primo grado P. Paoli sede S. Carlo Modena”. Nella mozione non si citano né fonte né autore. Qualche modifica, ma per il resto... Un caso o una scopiazzatura al limite del plagio?Ecco il testo di Tardini: “È difficile descrivere un rapporto così complesso, ma anche così intenso, come quello tra uno studente adolescente e la scuola media. Ognuno di noi lo vive in modo diverso, chi con serenità, chi con ansia e agitazione. Sono tre anni di passaggio, in cui definiamo i primi tratti della nostra personalità e mano a mano scopriamo cosa desideriamo veramente dalla vita. E la scuola media fa da sfondo a tutto ciò. Non si può parlare di scuola infatti, senza poi sfociare sul tema dell’adolescenza, difficile da districare su un foglio di carta. Non voglio scadere nei tipici cliché che dipingono il teenager come una creatura in costante con?itto con tutto ciò che lo circonda, ma piuttosto vorrei sintetizzarlo con un’interessante metafora: ‘L’adolescenza è come un problema matematico, c’è chi ci capisce qualcosa e c’è invece chi proprio ‘ci dà a mucchio’. Più uno riesce a trovare risposte alle domande che sorgono naturalmente con la crescita, più serenamente vivrà gli anni da teenager e, di conseguenza, la scuola media”.
Ed ecco la mozione Plr/Ppd: “È sempre difficile descrivere un rapporto tra scuola media e studenti, un rapporto così complesso, ma anche così intenso, come quello tra uno studente adolescente e la sua scuola. Sono 4 anni di passaggio obbligato in cui si definiscono i primi tratti della loro personalità e, mano a mano, si scopre cosa desiderano veramente dalla vita. La scuola media fa da sfondo a tutto ciò. Non si può parlare di scuola, infatti, senza poi sfociare sul tema dell’adolescenza, difficile da districare su un foglio di carta. Non si vuole scadere nei tipici cliché che dipingono il teenager come una creatura in costante con?itto con tutto ciò che lo circonda, ma piuttosto si potrebbe sintetizzarlo con un’interessante metafora. ‘L’adolescenza è come un problema matematico, c’è chi ci capisce qualcosa e c’è invece chi proprio non ne viene fuori’. Più uno riesce a trovare risposte alle domande che sorgono naturalmente con la crescita, più serenamente vivrà i suoi anni adolescenziali e, di conseguenza, anche la scuola media (...)”. Nel rispetto però di una regola: non copiare. Forse uno degli otto firmatari della mozione Plr/Ppd conosce Tardini?
IN DUE A VELOCITÀ MEDIA
Paolo Ascierto, laRegione, 15 febbraio 2014Le idee: più ore di classe, di italiano e di matematica. E poi docenti di sostegno e multidisciplinari e riequilibrio del numero di allievi per sezione.
Un matrimonio ‘riparatore’. Perché da riparare con una certa urgenza c’è la Scuola media ticinese. Perlomeno secondo il Plr e il Ppd che ieri hanno celebrato la propria unione al Municipio di Bellinzona. E tra le mura dentro le quali molte coppie si giurano amore eterno, hanno lanciato cinque mosse grazie alle quali sarebbe possibile affrontare, «puntando sulla qualità», i problemi delle Medie. «Quando si parla di miglioramenti nell’ambito scolastico – ha sottolineato, aprendo le danze, la granconsigliera liberale radicale Maristella Polli – bisogna agire insieme». Come qualche mese fa, quando i due partiti bocciarono la proposta con la quale il governo voleva diminuire il numero di allievi per classe e optarono, a mo’ di alternativa, per l’offrire un docente di sostegno alle sezioni troppo numerose delle Elementari. Nel frattempo, ha garantito il deputato popolare democratico Luca Pagani , «non ci siamo dimenticati delle Medie». La dimostrazione sta nella mozione che arriverà presto sul tavolo del Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs) e che prevede cinque mosse. Cinque misure, ha detto Polli, «attuabili subito. Prima dell’implementazione del concordato Harmos e della Riforma 4» prevista per questo ordine scolastico. E l’idea, si è specificato più volte ieri, non è quella di scavalcare il Decs.
Come primo accorgimento, la coppia Plr-Ppd propone di raddoppiare le «ore di classe» per gli allievi del primo biennio, sgravando “di due ore (invece di una)” i docenti che si fanno carico di questa mansione. Perché? Perché, ha ricordato Polli, il ‘prof’ di classe rappresenta «un’importante figura di riferimento» per alunni e genitori. Tanto importante che, in futuro, andrebbe maggiormente valorizzata. Punto due: “Sostenere gli allievi in difficoltà” potenziando, in un certo senso, il sostegno pedagogico. Come? Con ‘docenti di appoggio’ in grado di seguire da vicino i ragazzi e le ragazze in difficoltà in una o nell’altra materia. E a proposito di materie, arriviamo alla terza proposta contenuta nella mozione firmata dai membri della Commissione scolastica in quota Ppd e Plr: “Consolidare e potenziare il ruolo dell’italiano e della matematica”. Per l’italiano si propongono “in seconda Media cinque ore di cui due di laboratorio, in terza Media sei ore di cui due di laboratorio”. E per non avere problemi nel ‘fare di conto’, l’insegnamento della matematica andrebbe potenziato “in seconda” tramite “cinque ore di cui due di laboratorio”. Il quarto punto non è nuovo. Si chiede, ha spiegato Pagani, di «riequilibrare il numero di allievi» nelle sezioni troppo affollate. Ma con «un intervento mirato» e non, è stato sottolineato da più parti, in maniera generica, come chiede l’iniziativa popolare del Ps che sarà discussa settimana prossima dal plenum parlamentare. Ultima mossa: “Favorire l’insegnamento di più materie da parte di docenti residenti”. A detta dei deputati Ppd e Plr, avere lo stesso ‘prof’ in diverse discipline aiuterebbe gli allievi ad ‘ammortizzare’ il salto dalle Elementari alle Medie. E, al contempo, «a livello numerico» ci sarà bisogno di meno insegnanti. Resta aperta la questione del ‘costo dell’operazione’. Polli ha stimato un cifra «di circa sette milioni di franchi».
"‘Misure attuabili subito’. Costo dell’operazione? Si parla di circa sette milioni di franchi."
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