Storiella 1
C’è un ministro che, forse ispirandosi al suo nome, considera la norma come valore assoluto.
In un paese del cantone che si chiama Contone, due bambini dell’Ecuador vorrebbero andare a scuola.
Il ministro afferma col suo tono abitualmente perentorio: “A norma di legge i bambini senza fissa dimora a scuola non devono passare neanche un’ora”. Le domande sono queste: - il ministro legge bene la legge? - se il bambino dell’Ecuador non va a scuola e magari poi non legge, come fa a leggere la legge?
- come può essere clandestino un bambino che si può vedere quasi tutti i giorni davanti alla Coop?
- il ministro va a fare spesa alla Coop?
Storiella 2 (continuazione ed epilogo)
C’è un ministro che non batte ciglio e crea scompiglio col suo cipiglio.
Viene a sapere che i due bambini dell’Ecuador vanno a scuola nel cantone, precisamente a Contone. Allora lui non si contiene e ordina un’inchiesta per contenere il diritto all’istruzione.
Convoca il padre dei bambini e gli dice: “A norma di legge lei è un turista, i turisti non vanno a scuola e la soluzione è una sola: Fuori, per voi non ci sono matite e colori”.
Dopo questo discorsetto il padre dei due bambini torna “spontaneamente” in Spagna con la famiglia. Le domande sono queste: - il ministro cosa pensa dei diritti universali dei bambini?
- è stato chiesto un parere ai compagni di scuola e ai docenti delle rispettive classi?
- la procedura seguita dal ministro è un invito esplicito ai docenti a darsi alla clandestinità allorquando dovessero accogliere nella loro classe un bambino “irregolare”?
- ci sarà ancora qualche famiglia dell’Ecuador che riterrà cosa buona inserire i figli a scuola?
- il ministro preferisce ai bambini visibili a scuola i bambini “invisibili” davanti ai grandi magazzini?