A nome del Consiglio della Conferenza Cantonale dei Genitori mi dichiaro seriamente preoccupata per le sempre più insistenti voci di peggioramento della qualità della Scuola. « Aumento del numero di allievi per classe » ; dove già ora c’è poco agio per un minimo di movimento e di « scambio di banco » per disinnescare situazioni disturbanti e quando già si era stabilito che per farlo si dovevano tirare giù i muri. « Peggioramento dell’igiene » ; si vuol ridurre a quattro i giorni di pulizia settimanali. Immaginiamo una scuola media il giorno dopo che ha piovuto e mille stivali infangati hanno percorso la sede, lasciando fango secco polverizzato e germizzato libero di sollevarsi al passaggio degli allievi. « Docenti sempre meno motivati » ; in Parlamento si è parlato del costo dei docenti che soffrono di Burn Out (logorati), ma quanto costano ai nostri figli i docenti stanchi e stressati, e quanto costano a noi se si ammalano? Siamo molto preoccupati per quanto sentiamo e leggiamo. Solidarizziamo con Gabriele Gendotti, ministro dell’educazione, della cultura e dello sport quando chiede di non provocare; concordiamo che la provocazione non serve a niente se non a far parlare di sé in vista della campagna elettorale. Dice bene Gendotti: « rifuggiamo da chi ci dipinge un mondo in bianco e nero – mai a colori – e che brucia le tappe di un irrinunciabile dialogo e confronto necessari per costruire il consenso attraverso un’attenta opera di mediazione degli interessi collettivi. » Siamo lieti di comunicare che noi accettiamo con grande piacere di approfondire le possibili misure di risparmio, qualora fossero davvero indispensabili, attorno al tavolo della discussione, per trovare le soluzioni ai problemi, se non del Paese, almeno della scuola pubblica ticinese.
Noi, a dire il vero, avevamo capito che « era già stato grattato il fondo » . Se così non fosse i genitori potrebbero anche ascoltare delle proposte, ma che questa volta si tratti di un’azione concordata tra le parti, che si chieda chi rinuncerebbe a cosa, e noi non escludiamo che qualche sospresa potrebbe anche saltare fuori. Promettiamo di non uscire con pacchetti numerati come la tombola, ma siamo sicuri che ci sono temi scolastici mai affrontati prima, dove un margine di risparmio ci sarebbe. Ne vogliamo parlare?